La pioggia e un lungo tratto di strada sterrata hanno poi completamente ricoperto di fango i finestrini del mio lato e non c'è stato più quasi niente da fare. Ciononostante, pur con il poco che sono riuscito a vedere, come al solito quelle tre o quattro volte sarei voluto saltare giù dal bus a fare foto, ma anche solo a godermi la scena.
Si è fatta mezz'ora di sosta in attesa del traghetto per attraversare lo Stretto di Magellano: c'era un vento impressionante che sradicava via da terra. Mi avevano detto che per i velieri è molto difficile imboccare lo Stretto dall'Atlantico e che per loro è più semplice passare per Capo Horn. Ho capito perché!
Appena dietro il molo d'imbarco un'area delimitata da filo spinato con cartelli che avvisavano: "campo minato". Era piena di pecore che brucavano: sono stato ad aspettare che ne saltasse per aria qualcuna, ma niente.
Durante la traversata non ci hanno neanche fatto scendere dal bus. Probabilmente è stato giusto così: il vento ci avrebbe fatto volare via. Quindi ho attraversato lo stretto seduto nel sedile di un bus che era incastrato tra un tir e un altro bus. Me la ero immaginata più scenografica, questa traversata.
A Punta Arenas mi sono sistemato in un hostal familiare, dopo l'Hostel Argentino non me ne andava di finire in un posto caotico e pieno di giovani viaggiatori in festa. Però raccogliere l'eredità dell'Hostel Argentino è dura. Ne sento la mancanza e in questo posto, pur essendo per l'appunto una casa privata, ambiente familiare, compresi bambini che gattonano in giro, non mi trovo gran che bene. E poi l'edificio vicino è il night club Las Diablas (!), che fino alle quattro del mattino ci da sotto con musica ad alto volume (questo è quello che si avverte da fuori, cosa succede dentro non lo so). Praticamente sono finito nel quartiere a luci rosse di Punta Arenas, e non pensavo proprio che ce ne fosse uno.
Qui ho trovato un freddo notevole, proprio niente da invidiare all'inverno dell'emisfero Nord.

Vento magellanico, 120 Km/h
l'importante è... si viaggiare evitando le buche più dure, dolcemente viaggiare
RispondiEliminarallentare per poi accelerare
con un ritmo fluente di vita nel cuore
gentilmente senza strappi al motore.
Vai Riky - Mircone
E SE CI FOSSI RIUSCITA ANCH'IO...PROPRIO DA FOSSOMBRONE??
RispondiEliminaUN ABBRACCIONE RI!
no blogo
RispondiEliminaFra mezzora sarà il tuo Capodanno. Non resisto: vado a letto!
RispondiEliminaIo sono già nel 2009!!
Buon anno in anticipo o posticipo. Buon anno comunque!!
giuliano