Da Ushuaia sono ripartito subito. Ormai si va verso nord, che più a sud di così non si poteva (o meglio, io non potevo: per chi può permetterselo ci sono crociere per l'antartide a partire da cinquemila dollari fino a quindicimila e oltre, a seconda della durata e delle tappe e dei servizi offerti. Ma ho visto anche dei last minute a poco più di quattromila).
Un po' mi dispiace, andare verso nord. A mezzanotte passata guardando verso sud si vede ancora luce, non fa mai notte completamernte, e già alle tre del mattino inizia a rischiarare anche verso est. Forse mi dispiace perché dopo un limite raggiunto ho un po' come la sensazione di rientrare nei ranghi. Ma probabilmente e più semplicemente mi dispiace solo di non vedere più la luce a mezzanotte: suvvia non ricamiamoci troppo sopra.
In ogni caso sono ancora abbastanza a sud e anche qui, a Rio Grande, a mezzanotte c'è ancora luce.
Ho fatto una breve tappa a Tolhuin, sul lago Fagnano, a metà strada esatta tra Ushuaia e Rio Grande. Ero indeciso se fermarmi, ma sistemazioni a buon mercato non ne ho trovate e in ogni caso forse non valeva la pena di spenderci più di qualche ora. Sono arrivato sulla riva del lago, sull'unica sponda raggiungibile, almeno dal viaggiatore come me che si muove coi mezzi pubblici. In tutta la zona del lago, a parte Tolhuin, non c'è altro insediamento umano, né sentieri segnati. Se uno vuole ci sono le solite agenzie di turismo avventuroso ed impervio che ti offrono il pacchetto completo: camion a 20 ruote motrici per raggiungere i luoghi più scoscesi, cavalcate, kajak, per chi vuole pesca del salmone e poi asado finale e festa per tutti. Basta che paghi e tutto si fa. Coi tempi che stabiliscono loro, ovviamente.
Non avendo io scelto questa opzione mi sono dovuto accontentare di quello che passava il convento: quell'unica sponda di lago e quattro fotografie, la luce che c'era c'era.
Dopo Tolhuin il paesaggio è cambiato velocemente, le montagne sono diventate colline e poi solo ondulazioni del terreno, i boschi si sono diradati, gli alberi sono diventati sempre piu' contorti e stentati e poi sono scomparsi quasi del tutto. Un passaggio veloce dalla montagna boscosa alla steppa.
Rio Grande sta in riva all'oceano ed ha la steppa alle spalle. Ciò la rende molto ventosa. A differenza del Canale di Beagle qui il vento è meno rabbioso ma più costante.
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